28 Gennaio 2025
"Non ho mai fatto male a nessuno nella mia vita e ovviamente non ho ucciso Alina". Queste le dichiarazioni in Corte d’assise a Chieti rilasciate da Mirko De Martinis, accusato di aver ucciso la convivente Alina Cozac, strangolandola in casa a Spoltore il 22 gennaio 2023. "Nulla di più falso e assurdo" riferendosi all'accusa, il cui movente sarebbe stato il trasferimento della donna da un’amica: "Alina non aveva preso alcun biglietto, non aveva dato alcun appuntamento per farsi accompagnare, era solo un'intenzione generica quella di andarla a trovare e passare un po' di tempo con lei. Quella notte Alina si è sentita male e ho chiamato immediatamente i soccorsi, ha detto De Martinis, ho assistito a tutti i tentativi di salvarle la vita, l'hanno intubata con grande difficoltà, e hanno fatto tutte le manovre con grande energia". L'udienza si è incentrata sulle cause della morte della Cozaz. Secondo l’accusa, il professor Aniello Maiese a causare il decesso è stata la compressione del collo, che si è protratta, probabilmente con l'avambraccio, mentre gli accertamenti istologici hanno escluso qualsiasi tipo di patologia, compressione evidente per le infiltrazioni ematiche al collo. Secondo l’accusa, il professor Antonio Perna la causa del decesso sarebbe stata l’insufficienza cardiaca acuta congestizia dovuta al fumo. Il processo è stato aggiornato al 25 febbraio.