02 Gennaio 2025
Un messaggio di fine anno, quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha, come di consueto, tracciato un sunto dell'andamento nazionale e globale dell'anno appena concluso, con grande attenzione al ruolo dei diritti delle popolazioni. Dal pensiero rivolto alle vittime civili delle guerre in corso, l'importante messaggio sulla pace come obiettivo irrinunciabile e all'informazione come diritto essenziale, prendendo spunto dal caso della giornalista Cecilia Sala, attualmente detenuta in una struttura detentiva iraniana. Riorientare la convivenza, questa la direzione da seguire secondo Mattarella, combattendo una disuguaglianza sociale in crescita e la forte disparità tra la spesa militare, cresciuta a cifre record, e i fondi stanziati globalmente per combattere la crisi climatica. Al centro anche il tema della rinuncia di ampie fasce della popolazione alle cure mediche, oltre all'allarmante fenomeno della violenza, quella di genere, quella tra i giovani ma non solo. Un messaggio che, però, lascia trasparire anche la speranza per un futuro migliore e più ricco di rispetto reciproco, primo passo per la costruzione di una società più giusta. La domanda che ci poniamo è, la cittadinanza ha ascoltato le parole del presidente Mattarella e, se si, quale effetti si riscontreranno nel futuro?