02 Gennaio 2025
Si ritorna a parlare delle migliaia di avvisi di pagamento recapitati dall'Agenzia delle Entrate ai cittadini aquilani per mancate disdette di prenotazioni sanitarie relative alla Asl 1. A tornare sul tema è Francesco Marrelli, segretario generale della sezione aquilana di CGIL, che, in una nota, scrive come la ASL prediliga l'applicazione rigororosa di alcune norme a discapito di altre. Marrelli fa riferimento alla risposta della Asl alle prime perplessità sollevate in merito, rifacendosi al decreto legislativo 124 del 1998, che stabilisce come, in assenza di una disdetta preventiva di almeno 72 ore, il cittadino debba pagare ugualmente il costo del ticket della prestazione. Per Marrelli la prassi aziendale dell'azienda sanitaria locale, che fino ad un anno fa consentiva di annullare le prenotazioni recandosi al CUP o semplicemente telefonando e senza ricevere una ricevuta della disdetta, non tutela i cittadini che hanno effettuato questa procedura. Secondariamente, continua il segretario di CGIL, gli avvisi di pagamento sono stati emessi come sanzioni amministrative, e come tali, su di essi opera una prescrizione quinquennale. Nonostante ciò, alcuni degli avvisi fanno riferimento ad annualità risalenti anche al 2014, e si tratterebbe quindi di avvisi di pagamento per sanzioni ormai prescritte. Chiediamo, questa la chiusura di Marrelli, che vengano forniti chiarimenti in merito alle questioni esposte, e sollecitiamo la convocazione della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo per una disamina puntuale della problematica.