02 Gennaio 2025
La polizia penitenziaria di Teramo ha arrestato una giovane donna del pescarese che portava cocaina e hascisc nascosta nelle parti intime da consegnare al marito detenuto in occasione del colloquio del Capodanno. Ai controlli con unità cinofila della polizia penitenziaria il cane Lion immediatamente ha avvertito la presenza di sostanza stupefacente cosa confermata ai successivi controlli sulla persona. La donna è stata segnalata all’Autorità giudiziaria che ne ha disposto l’arresto, come racconta Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che prosegue: "E’ un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni”. Dalla Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze 2024 (dati raccolti nel 2023) del Dipartimento per le politiche antidroga (DPA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri si evince che le persone tossicodipendenti entrate in carcere nel corso del 2023 sono state complessivamente 15.492, che corrispondono al 38% degli ingressi totali (40.661). Rispetto al totale delle persone straniere entrate in carcere, più di un terzo (34%) è tossicodipendente, contro il 41% dell’incidenza registrata tra le persone di nazionalità italiana, quote che in entrambi i casi risultano in diminuzione rispetto all’anno precedente. Più della metà dei detenuti tossicodipendenti risulta in carico ai servizi per uso primario di cocaina/crack (53%). Il 24% è assistito per uso primario di oppioidi (quota che sale al 39% tra le detenute e al 27% tra gli assistiti già noti ai servizi) e il 12% per uso di cannabinoidi. L’uso primario di cocaina raggiunge valori sensibilmente superiori alla percentuale registrata a livello nazionale in Lombardia (64%), Campania (59%) e Sicilia (63%)”.