10 Aprile 2025
Passato, presente ma soprattutto futuro dell'area dell'Appennino centrale messi nero su bianco dal Commissario Sisma 2016 Guido Castelli nel suo libro "Medie Terrae". Presentazione del volume in libreria Colacchi a L'Aquila; assieme a Castelli il Sindaco Biondi ed il Presidente di Regione Marsilio. "Mediae Terrae" titolo evocativo. Quelle appenniniche sono infatti "terre di mezzo", e sotto tanti punti di vista. Quello geografico anzitutto: un dato incontrovertibile. E poi c'è l'aspetto connesso con il percorso di ricostruzione dopo il terremoto. Che fa dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria una sorta di area-ponte sospesa anche tra passato e futuro. Il prima ed il dopo, che si traduce in prima battuta con la risposta alla necessità più immediata che è quella della ricostruzione fisica degli edifici. E poi il futuro delle terre di mezzo, che si declina attraverso tre importanti parole chiave: sicurezza, ovviamente, ma anche innovazione e sostenibilità. Per un Appennino centrale che sappia fare tesoro della sua eredità culturale e, al contempo, inserirsi a pieno titolo nel solco delle sfide (e delle opportunità) che lo scenario contemporaneo mette sul piatto. Per andare oltre la ricostruzione, parlando di vera e propria rinascita a 360 gradi.