05 Aprile 2025
Una vera e propria carta d'identità per gli immobili di proprietà dell'Università dell'Aquila. L'idea era contenuta nel piano strategico di Ateneo e si è concretizzata dopo due anni di lavoro. Il progetto pilota ha riguardato Palazzo Camponeschi, sede del Rettorato di UnivAq. Sono stati poi censiti tutti i plessi che compongono i poli accademici di Roio e Coppito, il dipartimento di scienze umane, il centro congressi Zordan, il delta 6 dell'ospedale San Salvatore, Palazzo Ciavoli Cortelli ed il giardino alpino Vincenzo Rivera di Campo Imperatore. Ogni edificio, in pratica, è stato censito e studiato nei minimi dettagli, sono state predisposte delle schede approfondite ed anche, appunto, una carta d'identità di sintesi contenente i dati più rilevanti. I dati, completi anche di documenti fotografici, sono direttamente consultabili sul sito dell'università dell'Aquila alla voce "Ateneo" e sottosezione "Sedi dell'Ateneo". L'Università dell'Aquila, con questa iniziativa, vuole porre come concetti fondamentali sicurezza e trasparenza. Durante la presentazione delle carte d'identità degli edifici di UnivAq è stato spiegato come questo strumento sarà dinamico, in continuo aggiornamento e presupporrà anche un ulteriore livello di studio ancora più approfondito.