05 Aprile 2025
Una malattia silenziosa, ma diffusissima. L’osteoporosi, questa mattina, è stata al centro della tavola rotonda promossa dal Soroptimist Club di Teramo, presieduta da Eva Guardiani, in collaborazione con la Medicina Generale della Asl di Teramo. L’incontro, dal titolo “Osteoporosi: un approccio multidisciplinare e di genere”, nasce con l’obiettivo di riflettere su una patologia spesso sottovalutata, che richiede un’attenzione specifica e integrata, soprattutto in ottica di genere. La prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’osteoporosi, infatti, presentano caratteristiche differenti tra uomini e donne, e meritano un approccio condiviso tra più specialità mediche. L’evento, patrocinato dalla stessa Asl di Teramo, è aperto al pubblico, con ingresso libero, ed è stato pensato come un momento di informazione e sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza, per promuovere una maggiore consapevolezza su una tematica di grande impatto sanitario e sociale. L'osteoporosi in fase iniziale si chiama osteopenia e segnala impoverimento osseo mentre la seconda fase, più grave, determina una porosità ossea ed è chiamata osteoporosi conclamata. Raggiunta la seconda fase si è in presenza di una riduzione dei sali minerali e di una modifica della struttura ossea. Nonostante il comune pensiero, colpisce anche gli uomini, con conseguenze ben più gravi rispetto alle donne. Per questo si tratta di una patologia da tenere sotto controllo attraverso attività fisica e sana alimentazione, sin da giovani. Numerosi gli interventi: Lia Ginaldi, referente regionale per la Medicina di Genere, e Sonia Delle Monache, referente provinciale. A concludere la parte introduttiva. Maria Antonietta Lupi, Presidente del Comitato Pari Opportunità del Soroptimist d’Italia. La tavola rotonda ha visto i contributi di Donatella Colitta (endocrinologa), Ernesto Aitella (immunologo clinico), Azzurra Irelli (oncologa), Cinzia Angelozzi (ginecologa), Paolo De Cristofaro (nutrizionista) e Corrado Lucantoni (neurochirurgo). Poi, gli interventi di Eleonora Sparvieri (geriatra), Daniela D’Antonio (odontoiatra), Alessandra Di Stefano (fisiatra), Rina Di Colli (fisioterapista) e Narcisa De Vincentis (medico nucleare). Un appuntamento che ha voluto unire formazione, consapevolezza e dialogo tra professionalità diverse, per mettere in campo strategie efficaci e migliorare la qualità della vita di chi convive con l’osteoporosi, e, in particolare, delle donne, che restano le più colpite dalla malattia.