06 Aprile 2025
Con l’aumento delle aliquote Irpef il centrodestra alza le tasse per pareggiare i conti in rosso della sanità ma promette per il futuro di migliorare i servizi e le cure sanitarie per gli abruzzesi. La gestione della sanità abruzzese è al centro del dibattito pubblico, una questione che preoccupa i cittadini ai quali vanno date risposte concrete, è quanto si propone di fare l’incontro a Francavilla, nella sede dell’associazione Senso civico, con gli ex sindaci del chietino. L’obiettivo è trovare un compromesso tra tassazione e diritto alla salute. Un debito strutturale che stanno cercando di arginare con provvedimenti tampone, dice Mauro Petrucci, segretario regionale del sindacato dei medici di base, senza un vero piano di reingegnerizzazione del sistema sanitario regionale. «Siamo convinti che il problema non sia la carenza di finanziamenti che, al contrario, potrebbero essere sufficienti se venissero impiegati correttamente. Il problema – prosegue Petrucci - è che ci sono state delle scelte sbagliate. C’è molto spreco: duecento milioni di mobilità passiva, ormai stabili da anni, devono essere rivisti, non possiamo concepire che gli abruzzesi vadano a trovare risposte per la loro salute fuori regione. Solo mitigando la mobilità passiva avremo un grosso risparmio, con una razionalizzazione degli ospedali con l’aziendalizzazione degli ospedali, riducendo da quattro a due aziende sanitarie locali, sicuramente ci sarà un controllo della spesa maggiore e un anche un’erogazione delle prestazioni che potrebbero essere sicuramente migliori».