07 Aprile 2025
C’è un nuovo tassello nella ricostruzione post sisma 2009 nei Comuni del cratere, quello della Chiesa di San Flaviano a Capitignano, patrono del comune in provincia dell’Aquila. Oggi il via ai lavori, con la posa della prima pietra per mano del primo cittadino Franco Pucci e del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. Un iter di ricostruzione complesso iniziato nel 2015 e che ha visto un blocco dei fondi prima e un cambio della stazione appaltante poi, con un passaggio dal Segretariato regionale del Ministero della Cultura all’Usra, l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila. «E’ una giornata storica per la comunità – ha detto Pucci – Oggi è una primavera per Capitignano, dopo tanti anni di attesa, con l’inizio dei lavori e con l’auspicio che possano essere ultimati anche prima di 900 giorni. L’iter non è stato semplice: dal 2011 c’era un finanziamento Cipe di 2,5 milioni fermo. Dal 2012 abbiamo lavorato alacremente affinché questo finanziamento fosse messo a terra. Certo, se fosse stata riparata dieci anni fa, con i costi di allora, avremmo fatto un lavoro più completo. Stiamo lavorando ora su come incrementare queste somme per i restauri. Dal progetto è evidente che la chiesa vada ridata con l’agibilità per il culto». I dettagli dei lavori sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Capitignano. Sono 2,9 i milioni dal Cipe che consentiranno di rendere agibile la Chiesa di San Flaviano, con interventi strutturali, affidati alla ditta Aterno costruzioni Srl, che riguarderanno in particolar modo la navata e l’imponente cupola. «L’intervento è stato concepito per ridare agibilità alla chiesa – ha spiegato l’ingegnere Davide Cannizzaro, rup per conto di Usra – Ci sono stati durante il corso degli anni, nel 2015, 2017 e 2021 dei finanziamenti Cipe. A quel punto, dato che il gestore di questi finanziamenti, il Segretariato, era oberato di lavoro è stata stipulata nel 2022 una convenzione con l’Usra. Nel 2022 ho iniziato un procedimento amministrativo che ha dapprima portato a uno studio storiografico, architettonico e materico della chiesa che mi ha poi permesso di andare a selezionare uno studio di progettazione, il Markstudio dell’Aquila che ha fatto davvero un ottimo lavoro, cercando di preservare quello che c’è di storico della chiesa, perché parliamo di una edificio del 1500, anche se rimaneggiata nel corso dei secoli terremoti. Il lavoro garantirà allo stesso tempo la sicurezza, perché questa chiesa sarà pienamente fruibile e quindi la sicurezza sarà comunque in prima linea. Abbiamo anche fatto alcuni studi per quanto riguarda l’apparato decorativo, perché la chiesa è piena di stucchi e affreschi e, in base al progetto e l’anno scorso siamo andati a gara per individuare l’operatore economico».