05 Marzo 2025
Una cittadina aquilana è stata vittima di un grave episodio di violazione della privacy a causa di uno scambio di persona al Centro unico di prenotazione dell'Aquila, ricevendo la prenotazione di una mammografia a suo nome, nonostante non avesse mai richiesto l’esame. La vicenda è emersa quando una donna, recatasi al Centro unico di prenotazione per ritirare la prenotazione di una mammografia per la figlia, si è vista consegnare un documento con i dati sensibili di un'altra persona: nome, cognome, data di nascita, tipo di esame e numero di telefono. La vittima, venuta a conoscenza dell'errore, ha dovuto recarsi personalmente al Centro unico di prenotazione per annullare la prenotazione, al fine di evitare sanzioni per mancata disdetta. L'Associazione per la difesa dei consumatori e degli utenti ha raccolto numerose segnalazioni di cittadini che hanno ricevuto sanzioni pecuniarie dall'Agenzia delle Entrate, su incarico dell'ASL dell'Aquila, per presunte mancate disdette di visite sanitarie. Secondo l'Associazione, molte di queste sanzioni sono illegittime, in quanto basate su disdette effettuate telefonicamente anni prima, senza possibilità di prova, o su visite effettivamente eseguite. L' Associazione, tramite l'avvocato Carlotta Ludovici, ha diffidato l'ASL 1 dell'Aquila a porre rimedio all'accaduto e a risarcire il danno non patrimoniale subito dalla cittadina, quantificato in 5.000 euro. L'associazione ha inoltre allertato il Garante per la protezione dei dati personali, sottolineando la gravità della violazione e il rischio di utilizzo criminale dei dati sensibili e consiglia ai cittadini di effettuare le disdette delle prenotazioni sanitarie tramite modalità telematiche, conservando le ricevute per almeno 10 anni, o recandosi di persona al Centro unico di prenotazione e richiedendo una prova dell'avvenuta disdetta.