01 Aprile 2025
L'ospedale San Salvatore dell'Aquila si trasforma in un girone dantesco per pazienti e personale sanitario. Reparti gelidi, ascensori guasti e una protesta che infuria all'esterno: un quadro desolante che getta ombre inquietanti sulla qualità dell'assistenza sanitaria nella regione. Il Delta7, cuore pulsante di reparti cruciali come geriatria e oncologia, si è trasformato in una cella frigorifera. Pazienti costretti a ricorrere a coperte di lana portate da casa e berretti per proteggersi dal freddo, mentre il personale sanitario, esasperato, denuncia temperature inaccettabili. Le persone anziane sono quelle che, più di tutte, stanno risentendo di questo disagio, alcuni familiari avrebbero portato loro coperte da casa. Questo anche perché nei vari reparti non ce ne sono a sufficienza. Come se il freddo non bastasse, l'ospedale è afflitto da un'altra emergenza: ascensori guasti o funzionanti a intermittenza. Il personale sanitario, già provato dalle condizioni di lavoro, si trova a dover affrontare anche questo disagio, con il rischio di rimanere bloccato all'interno degli ascensori. La situazione è talmente critica da aver scatenato la reazione dei lavoratori della "Se.ma", l'azienda appaltatrice della manutenzione dei presidi sanitari della Asl1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Un sit-in di protesta e uno sciopero di otto ore hanno portato la voce dei lavoratori fuori dalle porte dell'ospedale, con il sostegno delle sigle sindacali Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Anche l'Edificio 9, che ospita pronto soccorso, rianimazione e cardio utic, non è immune da questi problemi. Le basse temperature affliggono anche la nuova area open space, inaugurata solo pochi mesi fa, suscitando lamentele da parte di operatori sanitari e utenti. "Chi può agire agisca, così non si può andare avanti", è l'appello disperato che si leva dall'interno dell'ospedale. Un grido di allarme che non può essere ignorato, per garantire ai pazienti e al personale sanitario condizioni di lavoro e di cura dignitose.