04 Aprile 2025
E’ finita nella mani del giudice di pace la querelle tra Confartigianato Teramo e il Comune di Tortoreto per le somme richieste all’associazione per partecipare ai mercatini estivi. Il giudice di Pace ha infatti rigettato l’avviso di accertamento esecutivo patrimoniale anno 2023 a firma del dott. Villani che chiedeva un importo esageratissimo € 2.672,89 per lo svolgimento di n° 5 mercatini estivi presso l’area del Monumento al Pescatore. «Chi paga questa perdita per il Comune di Tortoreto che invece di incassare deve restituire gli importi erroneamente percepiti e le sue spese legali? Sicuramente i cittadini di Tortoreto e non chi li ha prodotti, vale a dire il dott. Villani che ha ignorate le ns. pec di protesta con la sua insistenza di soprassedere» si chiede il presidente di Confartigianato Luciano Di Marzio. «Su questo argomento, appena ricevuto l’avviso di accertamento, ci siamo attivati per contestare l’importo richiesto esageratissimo e non dovuto. Il presidente Luciano prof. Di Marzio ha chiesto un incontro con il sindaco Piccioni al fine di risolvere bonariamente la controversia ma senza risultati. Il dott. Villani oltre richiedere l‘importo di euro 1.062,00 per l’occupazione del suolo pubblico considerando un numero di 36 posti occupati per ogni mercatino quando nello spazio concesso al massimo potevano esporre n.20/24 operatori, ha gravato l’importo richiesto di euro 1.593,00 per sanzioni per omesso pagamento. Il Giudice - prosegue Di Marzio - nella sentenza ha annullato tutti i pagamenti richiesti in quanto non dovuti ma ha penalizzato a ns. Associazione compensando le spese legali che richiederemo successivamente al Comune di Tortoreto oltre la restituzione degli importi pagati precedentemente e non dovuti.Facciamo presente che la ns. Associazione al solo fine di aiutare gli operatori, chiede agli stessi solo il rimborso delle spese per partecipare ai mercatini. Accanirsi nei ns. confronti è stata una vera cattiveria anche in considerazione che nell’anno successivo ai fatti, anno 2024, non ci è stato assegnato neanche un mercatino quando applicando la legge sul commercio n° 23/2018, dovevano essere assegnati tutti alla ns. Associazione. Successivamente chiederemo tutti i danni arrecati dall’anno 2019 all’anno 2024. Lo abbiamo scritto più volte nelle ns. Pec al Sindaco del Comune, all’Assessore del Commercio e principalmente all’ attenzione del dott. Villani, l’applicazione dell’art.106 della legge sul commercio n° 23/2018 ma vista l’insistenza di ottenere il pagamento, siamo stati costretti a pagare con riserva per poter realizzare i mercatini a Tortoreto. Il Giudice di Pace, con sentenza, ci ha dato ragione in quanto non dovevamo pagare e quindi richiederemo successivamente a questo comune tutti gli importi che ci hanno costretti a pagare se volevamo realizzare i mercatini estivi a Tortoreto. Altro argomento riguardante i mercatini è quello che negli anni dal 2019 al 2024 ci siamo sempre lamentati tramite Pec sull’assegnazione dei mercatini estivi essendo, la ns. associazione Confartigianato Imprese Teramo, la più rappresentativa nei confronti delle Associazioni del Commercio. Su questo argomento le Legge Regionale del Commercio n° 23/2018 all’art.106 recita “che i comuni possono affidare alle associazioni considerando in via prioritaria la rappresentativa sindacale degli operatori, la disponibilità delle sedi, di personale, di strutture tecniche e di risorse economiche e finanziarie in grado di soddisfare adeguatamente le obbligazioni derivanti dalla stipula delle convenzioni. Su questi ultimi requisiti sottolineati la nostra associazione e quella che ha più associati dichiarati alla Camera di Commercio di Teramo rispetto a quelli delle associazioni del commercio, le sedi la nostra associazione ne ha tre a Teramo, uno a Tortoreto, e una a Silvi marina, di dipendenti a tempo indeterminato ne ha attualmente cinque oltre al segretario provinciale, infine anche gli ultimi requisiti la nostra associazione può tranquillamente dimostrare di avere i requisiti maggiori delle altre associazioni del Commercio. Per anni abbiamo dovuto subite queste delibere e vedere ignorato negli anni l’art. 106 e oggi ne richiederemo i danni che abbiamo precedente già chiesto a questo Comune come ai comuni di Giulianova, Alba Adriatica, Roseto, Pineto e Silvi e anche al Comune di Teramo che ha assegnato le fiere ignorando l’art. 106 della legge n° 23/2018» conclude Di Marzio.