Processo sulle cliniche private, Gianni Chiodi assolto per non aver commesso il fatto

di Serena Suriani

04 Aprile 2025

Quindici anni: tanto è durato il processo contro l'allora presidente della Regione Gianni Chiodi e l'allora assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni. Chiodi e Lanfranco Venturoni sono stati assolti nell’ambito del processo sui tetti di spesa delle cliniche private per non aver commesso il fatto. Lo stesso Chiodi, dalle pagine dei suoi social ha commentato la notizia, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. «Quattro processi, 10 reati contestati (non però la corruzione), senza che avessi fatto niente di male, tutte assoluzioni perché il fatto non sussiste. Ero diventato l'unico politico in Italia, ma credo anche nel mondo, ad essere stato messo sotto processo per i rapporti con alcune cliniche private non per aver ricevuto da loro mazzette o favori, ma per averle "violentate" per costringerle a firmare un contratto contenente un tetto di spesa più basso salvaguardando così la sanità pubblica, gli equilibri finanziari della sanità regionale. Tutto scoppiò a tre mesi dalle elezioni regionali”. "Sarà stato un caso, per fortuna un caso (per me) fortunato, infatti mi ha costretto a non occuparmi più della cosa pubblica perché se lo fai come va fatto, combattendo le lobbies che si alimentano di soldi pubblici (dei cittadini), allora fa male alla "salute" davvero. Bene così, oggi sto bene perché la qualità della mia vita è migliore di allora e so che lo è anche quella di Lanfranco Venturoni».«Nemmeno per un momento ho nutrito dubbi circa l’operato di due amici e colleghi che stimo - commenta il consigliere regionale Paolo Gatti, allora nella Giunta Chiodi in veste di assessore -  I reati a loro imputati erano gravi, collegati al rispetto dei tetti di spesa in sanità. La dignità che li contraddistingue, convinti di agire nel giusto, li aveva portati persino a rinunciare alla prescrizione, pur di ottenere una giustizia piena e definitiva. Quell’anelito di verità oggi è arrivato e spero, di cuore, che recuperino il percorso di vita e professionale che meritano». Parole di gioia anche presidente della commissione vigilanza in Consiglio regionale Sandro Mariani: «Esprimo soddisfazione per la piena assoluzione dopo una lunga e annosa vicenda giudiziaria, nata in un contesto complesso di gestione della sanità abruzzese, di due concittadini come l’ex Governatore Gianni Chiodi e l’ex Assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni e ringrazio al contempo la magistratura per il lavoro svolto che ha portato a fare piena luce sulla controversia accertando così la verità. A prescindere dalle diverse idee che hanno animato il nostro percorso politico non possiamo tacere il fatto che entrambi hanno lavorato in un contesto assai difficile legato alla gestione della sanità abruzzese che entrava in una fase di Commissariamento, portando avanti un lavoro onesto e serio come acclarato oggi dal percorso giudiziario giunto a compimento. Non posso quindi che esprimere vicinanza a Chiodi e Venturoni ed ai loro cari che soffrono e non poco quando una persona vicina viene posta al vaglio dell’azione giudiziaria e purtroppo anche a ciò che ne consegue in termini di esposizione mediatica e non solo» conclude Mariani.

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