03 Aprile 2025
Tasse più alte e servizi sanitari a rischio. La Regione Abruzzo è al centro delle polemiche per l'annunciato aumento dell'addizionale Irpef. Una misura che ha scatenato la protesta di sindacati e forze politiche di opposizione, radunati davanti alla sede del consiglio regionale all'Aquila per manifestare il loro dissenso. La piazza antistante l'Emiciclo si è rapidamente riempita di persone, con slogan che chiedevano a gran voce le dimissioni del presidente della Regione, Marco Marsilio, e l'annullamento degli aumenti fiscali. Il Capoluogo di regione, dunque, teatro di una massiccia mobilitazione, con centinaia di manifestanti. La protesta, guidata da sigle sindacali, associazioni di categoria e esponenti politici dell'opposizione, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini determinati a far sentire la propria voce. La tensione è salita quando i manifestanti sono riusciti a superare la resistenza degli usceri e a irrompere nell'aula del Consiglio regionale, dove hanno trovato i consiglieri di opposizione già schierati. Al grido di "dimissioni, dimissioni!" e al coro di "Bella ciao", i manifestanti hanno espresso la loro rabbia e il loro disappunto per la misura fiscale in discussione. La protesta è la fotografia di una situazione molto tesa, con i manifestanti determinati a far sentire il loro malcontento e ad ottenere l'annullamento degli aumenti dell'Irpef. Luciano D'Amico, consigliere regionale di opposizione, ha guidato la protesta, criticando aspramente la gestione sanitaria e fiscale della regione. Secondo D'Amico, i cittadini subiscono un doppio danno: tasse elevate e servizi sanitari inadeguati, con risorse destinate a spese secondarie. L'opposizione ha chiesto una gestione più efficiente e si è opposta fermamente all'aumento delle tasse, invitando i manifestanti a restare in aula consiliare per far sentire la propria voce." L'opposizione in consiglio regionale ha poi annunciato di non voler partecipare alla seduta spostata nella Sala Ipogea, designata come sede alternativa dopo le forti proteste che hanno animato l'aula consiliare. «Scegliamo di restare qui per due ragioni», ha dichiarato il consigliere Luciano D'Amico a nome dell'opposizione. «Primo, perché la Sala Ipogea è presidiata dalle forze dell'ordine e non vogliamo metterci contro altri lavoratori come noi. Secondo, perché è importante legittimare la protesta di tutte queste persone che sono qui oggi». Questa decisione dell'opposizione rappresenta un segnale forte di solidarietà nei confronti dei manifestanti presenti, sottolineando la volontà di non isolarsi dalle loro rivendicazioni. Solo una delegazione, guidata dal consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci, ha invece raggiunto la Sala Ipogea, evidenziando una spaccatura all'interno del Consiglio sulla gestione della situazione.