04 Aprile 2025
Una situazione di lungo corso quella che insiste sul sito della discarica di Piano di Sacco, la preoccupazione espressa dai consiglieri di opposizione Visione Comune di Città Sant’Angelo, verte sul potenziale rischio di incendio dei rifiuti, un’evenienza non troppo remota dal momento che la discarica è stata interessata da un vasto incendio già nel 2011, episodi ripetutisi poi a distanza ravvicinata nei mesi di ottobre e novembre 2023. Il rischio ecologico e sanitario per la comunità è sotto gli occhi di tutti, i rifiuti sono stati lasciati in abbandono e senza nessun controllo, è necessario abbreviare i tempi della bonifica. E proprio a novembre del 2023 la minoranza di Città Sant’Angelo aveva convocato una commissione regionale in tema di ambiente per conoscere lo stato delle cose. Regione Abruzzo ha sospeso l’autorizzazione di Terra Verde energy e chiesto alla ditta di rimuovere i rifiuti presenti sul sito. Una richiesta che non ha trovato seguito. «È necessario intervenire e lo chiediamo alla Regione ed al Comune, rappresentato dal sindaco Perazzetti – ha detto il consigliere Catia Ciavattella – Serve l’immediata bonifica dell’impianto, la cittadinanza e le comunità limitrofe lo chiedono per il potenziale pericolo che questo sito rappresenta. Abbiamo inviato a dicembre 2024 una segnalazione alla Regione chiedendo la bonifica e il controllo, da quella richiesta è partita una serie di accertamenti da parte di Regione Abruzzo». A sostegno dei consiglieri di Visione Comune anche il vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Antonio Blasioli: «Vogliamo chiedere al Comune di Città Sant’Angelo di fare la sua parte ed alla Regione di sollecitare chi di dovere per rimuovere definitivamente i rifiuti, prima che i residenti di questa zona possano subire altri danni, come ne hanno subiti in passato. Con le azioni intraprese dai consiglieri di Visione Comune è stata tenuta viva l’attenzione sul tema, proprio dopo la loro richiesta Regione Abruzzo ha intrapreso una serie di controlli con Carabinieri e Arpa, vorremmo però che Regione e Comune anticipassero i fondi che riprenderanno dalle assicurazioni per fare in modo che almeno questi rifiuti vengano eliminati definitivamente».