02 Aprile 2025
"Le vittime non hanno colpa" era scritto su uno striscione srotolato davanti al Palazzo di Giustizia dell'Aquila nel luglio dello scorso anno. La manifestazione era quella contro alcuni pronunciamenti giudiziali che avevano addossato un concorso di colpa a persone che morirono con la scossa del 6 aprile 2009. Il motivo: non essere usciti dalle loro case. E l'assenza di colpe per le vittime, ora, è stata riconosciuta anche dallo stesso Tribunale dell'Aquila. In particolare, la Corte d'Appello che si espressa per il fascicolo sul crollo di via Campo di Fossa, nel quale morirono 24 persone. Un processo che, in primo grado, si era risolto con quella che da più partri era stata definita "sentenza shock". Ad ottobre 2022, infatti, il giudice Monica Croci aveva deciso un concorso di colpa al 30% per le vittime del crollo. Concorso di colpa che significava anche taglio ai risarcimenti dovutri ai parenti delle vittime. Ora, però, quella sentenza è stata riformata dalla Corte d'Appello dell'Aquila. La nuova sentenza, firmata dai giudici Silvia Rita Fabrizio, Alberto Iachini Bellisarii e Marco Bartoli, ha infatti bocciato il concorso il colpa per le vittime del crollo di via Campo di Fossa. Contingente, ma comunque significativo, il fatto che il pornunciamento sia arrivato nei giorni immediatamente precedenti il sedicesimo anniversario del sisma.