02 Aprile 2025
Aperto a L'Aquila il processo a carico di Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh. I tre cittadini palestinesi arrestati lo scorso anno nel capoluogo abruzzese con l'accusa di terrorismo. Secondo il governo israeliano avrebbero, tra le altre cose, finanziato un gruppo armato nel campo profughi di Tulkarem. La difesa degli imputati ha presentato una lista di testimoni e consulenti, anche di rilievo internazionale. L'obiettivo è quello di dare un contesto ai fatti che vengono addebitati a Yaeesh, Irar e Doghmosh. I legali dei tre imputati incardinano la strategia difensiva sul fatto che la convenzione di Ginevra e le nazioni unite riconoscono il diritto del popolo palestinese a resistere anche ricorrendo alla forza. Una situazione che è riconosciuta anche dal diritto internazionale e dal diritto internazionale umanitario. Quindi, ogni ruolo di appoggio e sostegno alla causa palestinese sarebbe da ricondurre alla fattispecie della resistenza e non del terrorismo. E poi, ci sarebbe anche il nodo della competenza territoriale. I fatti contestati a Yaeesh, Ira e Doghmosh si sarebbero svolti quasi sempre nei territori occupati e non in Italia.